Negli anni ’90 e nei primi anni 2000 se parlando di calcio veniva fuori la domanda “Chi è il più forte terzino sinistro?” la risposta era decisamente Roberto Carlos.
Con la maglia del Real Madrid e quella della sua nazionale, il Brasile, lo abbiamo visto macinare migliaia di km sulla sua porzione di campo ma anche realizzare gol incredibili come quella punizione d’esterno sinistro, da circa 30 metri, contro la Francia nel 1997 con il pallone che andava a 115 km/h. Semplicemente stupenda.
Roberto Carlos non era un giocatore dalla grande stazza ma il suo strapotere fisico arrivava dalle cosce; aveva due quadricipiti enormi e marmorei che gli permettevano di essere velocissimo sulla breve distanza e di poter calciare con un potenza mostruosa.
In questi giorni, a circa 2 anni dal suo ritiro dal calcio giocato e agli inizi della carriera come allenatore al South Melbourne, dalla Germania arriva una pesante accusa di doping nei confronti di Roberto Carlos. Secondo i giornalisti il terzino aveva stretti rapporti con un medico che è risultato essere a capo di una rete di distribuzione di sostanze dopanti, il dottor Julio Cesar Alves.
L’accusa parte da lontano; infatti, secondi la tv tedesca, il giocatore avrebbe fatto uso di sostanze illegali dall’età di 15 anni
Secca è arrivata la smentita da parte dell’ex giocatore di Inter e Real che ha minacciato di querelare i suoi accusatori. Ecco la sua dichiarazione: “..Non ho mai fatto usato alcun trucco per prendere vantaggio nei confronti dei miei colleghi.. non ho mai avuto modo di conoscerlo (il medico, ndr) nella mia vita… Ho giocato in 9 club diversi e ho fatto numerosi test antidoping e in tutta la mia carriera ho sostenuto il gioco pulito e leale.”
Ora gli avvocati di Roberto Carlos sono al lavoro per leggere il fascicolo da cui derivano tali accuse, fascicolo che sembrerebbe arrivare dalla Federazione Brasiliana e che i giornalisti avrebbero ottenuto fingendosi procuratori sportivi.
I più maligni penseranno subito alla sua colpevolezza per spiegare come fosse possibile quello strapotere fisico che ha sempre dimostrato sul campo nei confronti di ogni avversario che occupava la sua stessa porzione di campo. Vedremo se emergeranno effettivamente delle prove da queste pesanti accuse mosse dalla televisione tedesca nei confronti di Roberto Carlos.