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Dalla Serie A alla Premier League: l’avventura di Angelo Ogbonna al West Ham

ogbonna

La Premier League è uno dei campionati più difficili al mondo. Parola degli appassionati di scommesse calcio, ma anche di Angelo Ogbonna, che passando prima dal Torino alla Juventus, ha prima calcato i campi più difficili della massima serie italiana, per poi affrontare un’avventura completamente nuova, con l’esperienza al West Ham.

Nel corso dell’intervista che è stata rilasciata a L’insider, Ogbonna parla a 360° del calcio inglese, toccando diverse tematiche piuttosto importanti, come ad esempio l’impatto che il Coronavirus sta avendo sui calciatori, non solo a livello psicologico, ma anche dal punto di vista prettamente fisico.

Un calendario stravolto dal Coronavirus

Uno dei primi aspetti che Ogbonna ha voluto sottolineare è proprio la grande difficoltà nell’affrontare una stagione che potrebbe anche essere logorante sul lungo periodo. Infatti, il calendario è stato compresso più e più volte per poter farci stare tutti gli appuntamenti importanti, considerando che, a giugno del prossimo anno, dai campionati nazionali gli occhi di tutto il mondo saranno rivolti verso l’Europeo.

Ed è proprio questo un aspetto che non può lasciare particolarmente tranquillo Ogbonna, che sottolinea come i guai fisici, con una serie di partite così ravvicinata da giocare, sono davvero dietro l’angolo. Giocare ogni tre giorni, senza nemmeno qualche turno di riposo, è davvero difficile ed è questo il principale riflesso negativo, secondo l’ex calciatore della Juve, della pandemia da Coronavirus.

Stadio vuoto, che effetto fa?

Ogbonna, nel corso dell’intervista, ha risposto a un’interessante domanda in cui si parla degli stadi inglesi e di come, senza il pubblico, non riescano più a trasmettere quelle spettacolari emozioni che, in precedenza, le squadre avvertivano fin da quando mettevano piede in campo per il riscaldamento.

Per via delle restrizioni legate al Coronavirus, è chiaro che l’assenza del pubblico si fa sentire, diventando un vero e proprio contro-fattore. Sì, dal momento che il consueto vantaggio di disputare la partita tra le mura amiche, spinti da pubblico di casa, si va ad annullare. Così come, al tempo stesso, si annulla anche un teorico svantaggio quando si va in trasferta, sul campo di una compagine che, storicamente, viene trascinata dal pubblico, ma che senza l’apporto dei suoi tifosi, rischia di diventare una squadra come tante altre, senza quella voglia e quello spirito che possono fare la differenza in certi frangenti del match.

Infine, l’ex difensore di Juve e Toro, si è lasciato andare anche a una piccola confessione, svelando quelli che sono i suoi stadi preferiti, a parte ovviamente quello della squadra in cui milita ora, il West Ham. Tra gli stadi preferiti da Ogbonna troviamo Anfield, dove gioca il Liverpool, il Goodison Park dell’Everton e il New White Hart Lane, dove scende in campo in casa il Tottenham.

Ogbonna e il suo ritorno in Italia

L’ex difensore del Torino non ha escluso questa possibilità, anche se, per sua stessa ammissione, non si immagina in futuro di tornare in Serie A. Dopo il trasferimento che l’ha portato al West Ham, infatti, ha trovato un calcio e un modo anche di vedere questo sport differente, convincendosi che la Premier League possa davvero essere il suo ambiente ideale per crescere e affermarsi sempre di più. Quindi, potrebbe anche cambiare club, ma solo per rimanere nel campionato inglese. Un piccolo indizio di mercato, con qualche squadra italiana che aveva fatto un pensierino nei confronti di Ogbonna durante l’ultima sessione di calciomercato, anche se si è trattato solo di sondaggi e non di vere e proprie trattative.